Stop all’Ageismo

Immagine locandina "Stop all'Ageismo"

Cos’è l’Ageismo

L’ageismo si riferisce agli stereotipi, ai pregiudizi e alle discriminazioni verso gli altri e verso noi stessi in base all’età anagrafica.
Per gli anziani, tale fenomeno è associato a una vita più breve, a una salute fisica e mentale peggiore, a una ripresa più lenta da disabilità e declino cognitivo.
L’ageismo riduce la qualità della vita degli anziani, aumenta il loro isolamento sociale e la solitudine (entrambi associati a gravi problemi di salute), limita la loro capacità di esprimere la propria sessualità e può aumentare il rischio di violenza e abusi nei confronti degli anziani.
L’ageismo può essere sperimentato anche dai più giovani, a loro volta oggetto di pregiudizi e vittime di discriminazioni legati all’età, riducendone l’impegno nei confronti dell’organizzazione per cui lavorano, minando la loro autostima, limitando le loro opportunità di crescita personale, professionale, civile.

Contesto

Il 18 marzo 2021, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha presentato il Rapporto Globale sull’Ageismo, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli Affari Economici e Sociali e il Fondo delle Nazioni Unite. Il rapporto sottolinea che circa il 42% della popolazione anziana europea avverte la presenza diffusa di discriminazione legata all’età nel proprio paese, con particolare rilevanza sul luogo di lavoro.
Più in generale, i dati del Rapporto Globale sull’Ageismo ci dicono che una persona su tre in Europa, sia giovane che anziana, dichiara di essere stata vittima di ageismo. La lotta contro l’ageismo costituisce una delle quattro principali azioni del Decennio dell’Invecchiamento in Buona Salute (2021-2030).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che l’ageismo sia la terza principale causa di discriminazione a livello mondiale.

Rivoluzionare il nostro modo di pensare, sentire e agire nei confronti dell’età e dell’invecchiamento è un presupposto fondamentale per il successo nell’affrontare l’invecchiamento in salute e per progredire nelle altre tre aree d’intervento del Decennio, che mirano allo sviluppo di comunità promuovendo le abilità degli anziani, all’offerta di soluzioni di assistenza incentrate sulla persona, e alla fornitura di servizi sanitari di base adeguati alle esigenze degli anziani, compresa l’assistenza a lungo termine quando necessaria.

Nonostante le misure esistenti, è necessaria una politica più ampia e completa per garantire l’inclusione degli anziani nella società, sfruttando il loro potenziale sociale, economico e intellettuale spesso trascurato, come sottolineato dal CESE, che ha invitato la Commissione Europea a sviluppare una strategia europea a favore degli anziani, affrontando in modo approfondito le esigenze occupazionali, educative, sanitarie e assistenziali della fascia di età più matura della popolazione.

La composizione demografica dell’Unione Europea sta subendo un processo di invecchiamento, evidenziato da vari indicatori statistici. Si osserva un aumento della percentuale di individui anziani, un incremento dell’indice di dipendenza e un aumento dell’età mediana, tra gli altri fattori. Nel 2020, il 21% della popolazione aveva 65 anni o più, registrando un incremento del 5% rispetto al 2001, quando la percentuale era del 16%. Il numero degli over 80 anni è passato dal 3.4% del 2001 al 6% del 2020, arrivando quasi a raddoppiare nel periodo preso in considerazione. Pertanto l’Ageismo è una delle principali sfide che una società longeva come quella europea si trova e si troverà sempre più ad affrontare.

Si tratta di un fenomeno trasversale a diversi ambiti del vivere, che ha conseguenze serie e di ampia portata sulla salute, sul benessere e sui diritti umani delle persone.
Le Istituzioni Europee hanno già adottato una serie di strumenti e assegnato fondi significativi per affrontare i diritti e le esigenze della popolazione anziana, con l’obiettivo di integrarli come membri produttivi della società.
Il 27 gennaio 2021 la Commissione Europea ha presentato il suo Libro Verde sull’invecchiamento demografico, intitolato “Promuovere la solidarietà e la responsabilità fra le generazioni” in cui conferma la necessità di azioni concrete e risolute a sostegno degli anziani in tutti gli ambiti delle politiche, ma non formula un vero e proprio programma di iniziative da mettere in atto da parte dell’UE e degli Stati membri.

Tuttavia appare necessario ed urgente un cambio di paradigma, in cui abbandonare la visione basata sull’assistenza e concentrarsi sullo sviluppo dell’autonomia delle persone anziane, al fine di eliminare alla radice il pregiudizio negativo nei confronti degli anziani («ageismo») per superare le sfide, compresa la solitudine, che colpisce oltre il 44% degli europei sopra i 55 anni.

Chi siamo

La Fondazione Longevitas si dedica a promuovere la longevità positiva e a costruire un ambiente che favorisca l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo, la salute e il benessere nella società longeva. L’obiettivo è quello di abbattere le barriere sociali e culturali legate all’età e di favorire la coesione intergenerazionale per costruire equità e stabilità a lungo termine.

Cosa chiediamo

Consapevoli dell’importanza di costruire una società inclusiva e rispettosa, ci impegniamo a contrastare l’Ageismo, un fenomeno diffuso che mina il benessere di tutte le età.

Riconosciamo l’importanza di affrontare in modo coordinato e olistico le questioni legate all’invecchiamento, con un approccio intersezionale e favorendo l’integrazione in diverse aree politiche.

Ci proponiamo di promuovere un cambiamento culturale radicale che sfida gli stereotipi legati all’età e sostiene l’inclusione di tutte le generazioni.

Le elezioni europee | Giugno 2024 Nel mese di Giugno 2024 si terranno le nuove elezioni del Parlamento Europeo. Milioni di cittadini saranno chiamati al voto per plasmare il futuro della democrazia europea. Per tale ragione, ci rivolgiamo ai candidati affinché sottoscrivano il presente Manifesto.

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